…e sono ancora qui: esaltare la ricomposizione

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
che la dritta via era smarrita

Dante Alighieri, canto I, Inferno

Un giorno credi di essere di essere giusto e di essere un grande uomo,
in un altro ti svegli
e devi cominciare da zero

Un giorno ormai, Edoardo Bennato

Tant’è amara che poco è più morte
ma per trattare del ben ch’i v’i trovai
dirò delle altre cose ch’i v’ho scorte

Dante Alighieri, canto I, Inferno

Kintsugi: il dolore è oro, perché ti insegna e ti dice che sei vivo.

kintsugi/il dolore è oro
Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro. Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello.

Questa tecnica è chiamata Kintsugi. Oro al posto della colla. Metallo pregiato invece di una sostanza adesiva trasparente.

E la differenza è tutta qui: occultare l’integrità perduta o esaltare la storia della ricomposizione?

Chi vive in Occidente fa fatica a fare pace con le crepe. “Spaccatura, frattura, ferita” sono percepiti come l’effetto meccanicistico di una colpa, perché il pensiero digitale ci ha addestrati a percorrere sempre e solo una delle biforcazioni: o è intatto, o è rotto. Se è rotto, è colpa di qualcuno.

Il pensiero analogico -arcaico, mitico, simbolico- invece, rifiuta le dicotomie e ci riporta alla compresenza degli opposti, che smettono di essere tali nel continuo osmotico fluire della vita.

La Vita è integrità e rottura insieme, perché è ri-composizione costante ed eterna.

Rendere belle e preziose le “persone” che hanno sofferto……questa tecnica si chiama “amore”. Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, e a volte no, ma in entrambi i casi, è una parte del grande puzzle, della musica profonda, del grande gioco.

Il dolore fa due cose: Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiato. E ti lascia più saggio, a volte. In alcuni casi ti lascia più forte.

In entrambe le circostanze, il dolore lascia il segno, e tutto ciò che di importante potrà mai accadere nella tua vita lo comporterà in un modo o nell’altro.

I giapponesi che hanno inventato il Kintsugi l’hanno capito più di sei secoli fa – e ce lo ricordano sottolineandolo con l’oro.

6 Risposte a “…e sono ancora qui: esaltare la ricomposizione”

  1. le crepe fortificano ma l’intelligenza fa si che si trasformino in positivo …la combinazione di questi due elementi fa si che diventi oro il tuo passato.

  2. La riparazione con l’oro o l’argento è una pratica che amo molto(e con essa la creazione orientale dei tappeti- arazzo imperfetti secondo la fede religiosa nell’Assoluto). Ho fatto delle mostre che contemplavano anche il raku. La Bellezza va ricercata, composta, sradicata ma senza l’imperfezione e la semplicità complessa, non esiste. Il kintsugi e il raku hanno sete di trascendenza nella misura dell’apparire…

  3. Se nulla si “rompesse” e fosse eterno, non avremmo modo di ricostruire, e nella ricostruzione trovare lo spunto per l’invenzione – Se non crollasse un sasso dalla montagna non lo raccoglieremmo per farci casa, cosi’ il dolore, se non lo provassimo non potremmo anelare al piacere. La ricomposizione integrale non puo’ esistere , esiste la ricostruzione composta dalla raccolta di tutte le macerie, caleidoscopica, fatta dai frammenti raccolti, e se hai in te l’esperienza dell’apprendistato al dolore puoi assemblare i pezzi creando un caleidoscopico risultato della tua esistenza.

  4. KINTSUGI: Sicuramente è più bello un oggetto che è stato riparato con l’oro che uno riparato con la colla. Un bel elogio al dolore! Importante che poi vinca LA GIOIA sul DOLORE. Soprattutto durante l’infanzia. Veramente “vivi” ci si sente quando si prova gioia. Il dolore ci fa sentire un po’ vivi ed un po’ morti.

  5. Belle riflessioni Pennisi, la crisi è sempre il preannuncio di una rinascita…

  6. Hai fatto più cose tu per Milano che quegli inutili che poi ti hanno voltato le spalle…..bravo Camillo MilkoPennisi
    bel blog….belle foto Expo
    lucida critica sulla vita
    hai tanti amici e la tu forza vincerà l’invidia

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